Credete forse che ogni volta che guardate un programma in tv (o che cambiate canale) ci sia qualcuno che vi controlli? Assolutamente no!
La tv analogica (quella che la maggior parte delle persone possiede ancora oggi) permette solo di ricevere segnali attraverso l’antenna televisiva: non invia nulla.
Quella digitale (con un decoder digitale terrestre) permette invece di inviare alcuni tipi di dati, ma non quelli relativi a ciò che state guardando.
E allora Auditel da chi prende i suoi dati per rilevare l’ascolto della televisione in Italia?
(le prossime informazioni sono prese direttamente dal sito Auditel)
Auditel ha costruito un campione rappresentativo della popolazione italiana, una specie di “condensato” dell’intera popolazione. Un apparecchio elettronico, il meter, rileva automaticamente ogni giorno, minuto per minuto, l’ascolto di tutti i canali di qualunque televisore che sia in funzione nell’abitazione delle famiglie campione.
Il meter è composto da 3 unità:
- Unità d’identificazione: riconosce e registra il canale televisivo fruito da ogni apparecchio presente nella famiglia
- Telecomando: segnala le presenze individuali per ciascun televisore, attraverso tasti assegnati a ogni componente della famiglia e a eventuali ospiti
- Unità di trasmissione: raccoglie i dati (da tutti i TV) per poi trasmetterli al calcolatore centrale, via linea telefonica o GSM
Oggi, il sistema di rilevazione si avvale della collaborazione di 5.163 famiglie: oltre 9.500 rilevatori meter, attivi su altrettanti televisori, “fotografano” le scelte di circa 14.000 individui in ogni momento della giornata.
Semplice, no? Tutti i dati vengono da un campione. Ma quanto è grande questo campione rispetto all’intera popolazione italiana.
Il calcolo è facile: 14.000 individui sono circa lo 0,02% di 60 milioni (il totale della popolazione italiana).
E allora lo 0,02% dovrebbe indicare quello che gli Italiani guardano in tv?!
A voi le conclusioni!